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Anche l’ultimo Quota96 ha raggiunto il traguardo.

Ripubblico una vignetta che misi nel 2012, stavolta speriamo che la strada che abbiamo davanti sia comoda e lunga …

Abbiamo terminato la nostra odissea, il blog resta per chi ancora vuole scambiarsi notizie e restare in contatto con “amici” e compagni che hanno condiviso questi quasi 8 anni di sofferenza e lotte.
Una delle tante sconfitte dei lavoratori sul fronte delle pensioni, il portafoglio più facile dove pescare, che i tutti i governi hanno usato, per fare cassa.

Saranno pubblicati a tutti/tutte articoli, analisi e/o proposte articolate. (devono essere firmati).

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6.493 commenti on “Homepage new”

  1. fufforoma ha detto:

    La settimana 04 / 2024 (25 – 31 gennaio 2024) evidenzia, a livello nazionale, un MIGLIORAMENTO di TUTTI i parametri, rispetto alle settimane precedenti:
    Ricoveri con sintomi -25%, Ricoveri in Terapia intensiva -22%, Isolamento domiciliare (-3,6%), Deceduti con Covid -21%, Nuovi Positivi (-54%, ma si stima che siano molti di più, perchè i casi autodiagnosticati col tampone rapido non vengono dichiarati anche se positivi e non vengono conteggiati se non sono segnalati, per cui solo gli Isolamenti domiciliari sembrano invariati, ma solo perchè non c’è più l’obbligo di isolarsi in caso di tampone POSITIVO).

    L’impressione è che le persone già con qualche problema abbiano minimizzato i sintomi per trascorrere le festivilità natalizie in famiglia o magari in “settimana sulla neve”, e le strutture sanitarie abbiano svuotato le corsie, e i ricoveri siano stati limitati all’indispensabile….
    A fine settimana (mercoledì 31 gennaio 2024) erano ancora attivi “ufficialmente” 180 mila contagi, di cui 2.169 ospedalizzati, 106 in terapia intensiva, 178 mila in Isolamento domiciliare, ma dal 10 agosto 2023 un tampone positivo non costringe più all’Isolamento domiciliare, alcune Regioni stanno già a ZERO.
    Sono iniziate le vaccinazioni aggiornate ai virus circolanti a gennaio 2023.

    E comunque i reparti sanitari sono stati maggiormente impegnati dall’eccezionale ondata di INFLUENZE di tipo diverso (H1N1, sinciziale, simil-influenzali, ecc.) in particolare in età infantile o scolastica, con diversi esiti infausti.

    Inoltre, le nuove varianti che hanno quasi completamente sostituito le precedenti, hanno modificato una loro proteina che era il “marker” cercato dai tamponi, per cui pur essendo presenti sintomi, NON VIENE RILEVATO lo stato di positività (falso negativo) se non dopo almeno 4 giorni, non inducendo il contagiato ad adottare le precauzioni per proteggere altri.

    SITUAZIONE INTERNAZIONALE: i 4 indicatori principali GIORNALIERI: Terapia intensiva, Casi attivi, Nuovi casi positivi, Decessi, depurati manualmente dai dati non affidabili , indicano che i numeri italiani sono ancora tra i primi 10 più alti come valori assoluti (7.a posizione nel mondo per i CASI ATTIVI, 12.a per i NUOVI POSITIVI, 2.a per le TERAPIE INTENSIVE ; 6.a per i DECESSI); globalmente 18.a se riproporzionati alla popolazione. Ma tener conto che ormai solo 36 Paesi comunicano almeno 2 indicatori (63 solo uno), e sono sempre meno.
    Non è nota la situazione in Estremo Oriente: solo Hong Kong e MAcao pubblicano i loro dati (non tutti e 4); mentre Francia, Spagna, Cina, Giappone, Corea del Sud, Vietnam (e molti altri) non forniscono più dati, come ormai la maggior parte dei Paesi, alcuni grandi.

    In sintesi: la tendenza quasi globale è di minimizzare, non diffondendo più i dati, per cui fare una classifica tra Paesi sembra penalizzare quelli più virtuosi (e l’Italia è comunque tra essi). Ma anche se si minimizza, e si ha l’impressione di essere ridicoli iper-ansiosi, RACCOMANDIAMO SEMPRE di non trascurare le protezioni individuali: mascherina FFP2 quando in contatto con contagiati, e quando possibile la disinfezione delle mani. Di fatto, si durante le feste natalizie e di Fine Anno, tra baci abbracci e poche cautele, si è verificato un picco di altre patologie influenzali, e probabilmente le strutture sanitarie non hanno seguito in maniera prioritataria il COVID.

    Vedi, a destra: Articoli recenti, Dati Covid 2021, 2022, 2023, 2024 , poi settimana 4/2024 (2 file: “Tabelle” e “Testo”).

  2. fufforoma ha detto:

    La settimana 05 / 2024 (1-7 febbraio 2024) evidenzia, a livello nazionale, un MIGLIORAMENTO di TUTTI i parametri, rispetto alle settimane precedenti:
    Ricoveri con sintomi -18%, Ricoveri in Terapia intensiva -22%, Isolamento domiciliare (-3%), Deceduti con Covid -17%, Nuovi Positivi (-22,5%, ma si stima che siano molti di più, perchè i casi autodiagnosticati col tampone rapido non vengono dichiarati anche se positivi e non vengono conteggiati se non sono segnalati, per cui solo gli Isolamenti domiciliari sembrano invariati, ma solo perchè non c’è più l’obbligo di isolarsi in caso di tampone POSITIVO).

    A fine settimana (mercoledì 7 febbraio 2024) erano ancora attivi “ufficialmente” 175 mila contagi, di cui 1.795 ospedalizzati, 87 in terapia intensiva, 173 mila in Isolamento domiciliare, ma dal 10 agosto 2023 un tampone positivo non costringe più all’Isolamento domiciliare, alcune Regioni stanno già a ZERO.
    Sono iniziate le vaccinazioni aggiornate ai virus circolanti a gennaio 2023.

    E comunque i reparti sanitari sono stati maggiormente impegnati dall’eccezionale ondata di INFLUENZE di tipo diverso (H1N1, sinciziale, simil-influenzali, ecc.) in particolare in età infantile o scolastica, con diversi esiti infausti.

    Inoltre, le nuove varianti che hanno quasi completamente sostituito le precedenti, hanno modificato una loro proteina che era il “marker” cercato dai tamponi, per cui pur essendo presenti sintomi, NON VIENE RILEVATO lo stato di positività (falso negativo) se non dopo almeno 4 giorni, non inducendo il contagiato ad adottare le precauzioni per proteggere altri.

    SITUAZIONE INTERNAZIONALE: i 4 indicatori principali GIORNALIERI: Terapia intensiva, Casi attivi, Nuovi casi positivi, Decessi, depurati manualmente dai dati non affidabili , indicano che i numeri italiani sono ancora tra i primi 10 più alti come valori assoluti (8.a posizione nel mondo per i CASI ATTIVI, 9.a per i NUOVI POSITIVI, 2.a per le TERAPIE INTENSIVE; 6.a per i DECESSI); globalmente 14.a se riproporzionati alla popolazione. Ma tener conto che ormai solo 31 Paesi comunicano almeno 2 indicatori (66 solo uno), e sono sempre meno.
    Non è nota la situazione in Estremo Oriente: solo Hong Kong e Macao pubblicano i loro dati (non tutti e 4); mentre Francia, Spagna, Cina, Giappone, Corea del Sud, Vietnam (e molti altri) non forniscono più dati, come ormai la maggior parte dei Paesi, alcuni grandi.

    In sintesi: la tendenza quasi globale è di minimizzare, non diffondendo più i dati, per cui fare una classifica tra Paesi sembra penalizzare quelli più virtuosi (e l’Italia è comunque tra essi). Ma anche se si minimizza, e si ha l’impressione di essere ridicoli iper-ansiosi, RACCOMANDIAMO SEMPRE di non trascurare le protezioni individuali: mascherina FFP2 quando in contatto con contagiati, e quando possibile la disinfezione delle mani. Di fatto, si durante le feste natalizie e di Fine Anno, tra baci abbracci e poche cautele, si è verificato un picco di altre patologie influenzali, e probabilmente le strutture sanitarie non hanno seguito in maniera prioritataria il COVID.

    Vedi, a destra: Articoli recenti, Dati Covid 2021, 2022, 2023, 2024 , poi settimana 5/2024 (2 file: “Tabelle” e “Testo”).

  3. fufforoma ha detto:

    La settimana 06 / 2024 (8-14 febbraio 2024) evidenzia, a livello nazionale, un MIGLIORAMENTO di TUTTI i parametri, rispetto alle settimane precedenti:
    Ricoveri con sintomi -18%, Ricoveri in Terapia intensiva -14%, Isolamento domiciliare (-1,6%), Deceduti con Covid -3%, Nuovi Positivi (-26%, ma si stima che siano molti di più, perchè i casi autodiagnosticati col tampone rapido non vengono dichiarati anche se positivi e non vengono conteggiati se non sono segnalati, per cui solo gli Isolamenti domiciliari sembrano invariati, ma solo perchè non c’è più l’obbligo di isolarsi in caso di tampone POSITIVO).

    A fine settimana (mercoledì 14 febbraio 2024) erano ancora attivi “ufficialmente” 172 mila contagi, di cui 1.486 ospedalizzati, 67 in terapia intensiva, 171 mila in Isolamento domiciliare, ma dal 10 agosto 2023 un tampone positivo non costringe più all’Isolamento domiciliare, alcune Regioni stanno già a ZERO.
    Sono iniziate le vaccinazioni aggiornate ai virus circolanti a gennaio 2023.

    E comunque i reparti sanitari sono stati maggiormente impegnati dall’eccezionale ondata di INFLUENZE di tipo diverso (H1N1, sinciziale, simil-influenzali, ecc.) in particolare in età infantile o scolastica, con diversi esiti infausti.

    Inoltre, le nuove varianti che hanno quasi completamente sostituito le precedenti, hanno modificato una loro proteina che era il “marker” cercato dai tamponi, per cui pur essendo presenti sintomi, NON VIENE RILEVATO lo stato di positività (falso negativo) se non dopo almeno 4 giorni, non inducendo il contagiato ad adottare le precauzioni per proteggere altri.

    SITUAZIONE INTERNAZIONALE: i 4 indicatori principali GIORNALIERI: Terapia intensiva, Casi attivi, Nuovi casi positivi, Decessi, depurati manualmente dai dati non affidabili , indicano che i numeri italiani sono ancora tra i primi 10 più alti come valori assoluti (8.a posizione nel mondo per i CASI ATTIVI, 11.a per i NUOVI POSITIVI, 2.a per le TERAPIE INTENSIVE; 7.a per i DECESSI); globalmente 15.a se riproporzionati alla popolazione. Ma tener conto che ormai solo 31 Paesi comunicano almeno 2 indicatori (66 solo uno), e sono sempre meno.
    Non è nota la situazione in Estremo Oriente: solo Hong Kong e Macao pubblicano i loro dati (non tutti e 4); mentre Francia, Spagna, Cina, Giappone, Corea del Sud, Vietnam (e molti altri) non forniscono più dati, come ormai la maggior parte dei Paesi, alcuni grandi.

    In sintesi: la tendenza quasi globale è di minimizzare, non diffondendo più i dati, per cui fare una classifica tra Paesi sembra penalizzare quelli più virtuosi (e l’Italia è comunque tra essi). Ma anche se si minimizza, e si ha l’impressione di essere ridicoli iper-ansiosi, RACCOMANDIAMO SEMPRE di non trascurare le protezioni individuali: mascherina FFP2 quando in contatto con contagiati, e quando possibile la disinfezione delle mani. Di fatto si è verificato un picco di altre patologie influenzali, e probabilmente le strutture sanitarie non hanno seguito in maniera prioritataria il COVID.

    Vedi, a destra: Articoli recenti, Dati Covid 2021, 2022, 2023, 2024 , poi settimana 6/2024 (2 file: “Tabelle” e “Testo”).

  4. fufforoma ha detto:

    La settimana 07 / 2024 (15-21

    febbraio 2024) evidenzia, a livello nazionale, un MIGLIORAMENTO di TUTTI i parametri, rispetto alle settimane precedenti:
    Ricoveri con sintomi -14%, Ricoveri in Terapia intensiva -26%, Isolamento domiciliare (-1%), Deceduti con Covid -43%, Nuovi Positivi (-28%, ma si stima che siano molti di più, perchè i casi autodiagnosticati col tampone rapido non vengono dichiarati anche se positivi e non vengono conteggiati se non sono segnalati, per cui solo gli Isolamenti domiciliari sembrano invariati, ma solo perchè non c’è più l’obbligo di isolarsi in caso di tampone POSITIVO).

    A fine settimana (mercoledì 21 febbraio 2024) erano ancora attivi “ufficialmente” 171 mila contagi, di cui 1.311 ospedalizzati, 51 in terapia intensiva, 170 mila in Isolamento domiciliare, ma dal 10 agosto 2023 un tampone positivo non costringe più all’Isolamento domiciliare, alcune Regioni stanno già a ZERO.
    Sono iniziate le vaccinazioni aggiornate ai virus circolanti a gennaio 2023.

    E comunque i reparti sanitari sono stati maggiormente impegnati dall’eccezionale ondata di INFLUENZE di tipo diverso (H1N1, sinciziale, simil-influenzali, ecc.) in particolare in età infantile o scolastica, con diversi esiti infausti.

    Inoltre, le nuove varianti che hanno quasi completamente sostituito le precedenti, hanno modificato una loro proteina che era il “marker” cercato dai tamponi, per cui pur essendo presenti sintomi, NON VIENE RILEVATO lo stato di positività (falso negativo) se non dopo almeno 4 giorni, non inducendo il contagiato ad adottare le precauzioni per proteggere altri.

    SITUAZIONE INTERNAZIONALE: i 4 indicatori principali GIORNALIERI: Terapia intensiva, Casi attivi, Nuovi casi positivi, Decessi, depurati manualmente dai dati non affidabili , indicano che i numeri italiani sono ancora tra i primi 10 più alti come valori assoluti: 14.a posizione nel mondo per i CASI ATTIVI (ma forse sono inquinati i dati di circa 20 Paesi, tra cui quello enorme del Giappone, oltre 12 milioni) , 3.a per i NUOVI POSITIVI (solo 7 Paesi hanno segnalato dati), 2.a (su 7) per le TERAPIE INTENSIVE; 6.a (su 13) per i DECESSI; globalmente 15.a se riproporzionati alla popolazione. Ma tener conto che ormai solo 15 Paesi hanno comunicato almeno 2 indicatori (102 solo uno), e sono sempre meno.
    Non è nota la situazione in Estremo Oriente: solo Hong Kong e Macao pubblicano i loro dati (non tutti e 4); mentre Francia, Spagna, Cina, Corea del Sud, Vietnam (e molti altri) non forniscono più dati, come ormai la maggior parte dei Paesi, alcuni grandi.

    In sintesi: la tendenza quasi globale è di minimizzare, non diffondendo più i dati, per cui fare una classifica tra Paesi sembra penalizzare quelli più virtuosi (e l’Italia è comunque tra essi). Ma anche se si minimizza, e si ha l’impressione di essere ridicoli iper-ansiosi, RACCOMANDIAMO SEMPRE di non trascurare le protezioni individuali: mascherina FFP2 quando in contatto con contagiati, e quando possibile la disinfezione delle mani. Di fatto si è verificato un picco di altre patologie influenzali, e probabilmente le strutture sanitarie non hanno seguito in maniera prioritataria il COVID.

    Vedi, a destra: Articoli recenti, Dati Covid 2021, 2022, 2023, 2024 , poi settimana 7/2024 (2 file: “Tabelle” e “Testo”).

  5. fufforoma ha detto:

    La settimana 08 / 2024 (22-28 febbraio 2024) evidenzia, a livello nazionale, un MIGLIORAMENTO di TUTTI i parametri, rispetto alle settimane precedenti:
    Ricoveri con sintomi -10%, Ricoveri in Terapia intensiva -17%, Isolamento domiciliare (-0,2%), Deceduti con Covid -25%, Nuovi Positivi (-31%, ma si stima che siano molti di più, perchè i casi autodiagnosticati col tampone rapido non vengono dichiarati anche se positivi e non vengono conteggiati se non sono segnalati, per cui solo gli Isolamenti domiciliari sembrano invariati, ma solo perchè non c’è più l’obbligo di isolarsi in caso di tampone POSITIVO).

    E’ stato ristrutturato il “cruscotto” in cui sono più evidenti le correlazioni tra le ultime vaccinazioni (dal 25 settembre 2023) con il “nuovo” vaccino aggiornato alla variante XBB 1.5, che non è l’ultima in atto ma l’attuazione di un vaccino aggiornato richiede tempo … cmq, pare che nei Territori dove la vaccinazione è stata effettuata, conduca a risultati migliori (vedi i Grafici nel file “Tabelle”).

    Però, le nuove varianti che hanno quasi completamente sostituito le precedenti, hanno modificato una loro proteina che era il “marker” cercato dai tamponi, per cui pur essendo presenti sintomi, NON VIENE RILEVATO lo stato di positività (falso negativo) se non dopo almeno 4 giorni, non inducendo il contagiato ad adottare le precauzioni per proteggere altri.

    A fine settimana (mercoledì 28 febbraio 2024) erano ancora attivi “ufficialmente” 171 mila contagi, di cui 1.154 ospedalizzati, 45 in terapia intensiva, 170 mila in Isolamento domiciliare, ma dal 10 agosto 2023 un tampone positivo non costringe più all’Isolamento domiciliare, alcune Regioni stanno già a ZERO.
    Sono iniziate le vaccinazioni aggiornate ai virus circolanti a gennaio 2023.

    SITUAZIONE INTERNAZIONALE: i 4 indicatori principali GIORNALIERI: Terapia intensiva, Casi attivi, Nuovi casi positivi, Decessi, depurati manualmente dai dati non affidabili , indicano che i numeri italiani sono ancora tra i primi 10 più alti come valori assoluti: 13.a posizione nel mondo per i CASI ATTIVI, 3.a per i NUOVI POSITIVI (solo 7 Paesi hanno segnalato dati), 2.a (su 7) per le TERAPIE INTENSIVE; 6.a (su 16) per i DECESSI; globalmente 16.a se riproporzionati alla popolazione. Ma tener conto che ormai solo 19 Paesi hanno comunicato almeno 2 indicatori (102 solo uno), e sono sempre meno.
    Non è nota la situazione in Estremo Oriente: solo Hong Kong e Macao pubblicano i loro dati (non tutti e 4); mentre Francia, Spagna, Cina, Corea del Sud, Vietnam (e molti altri) non forniscono più dati, come ormai la maggior parte dei Paesi, alcuni grandi.

    In sintesi: la tendenza quasi globale è di minimizzare, non diffondendo più i dati, per cui fare una classifica tra Paesi sembra penalizzare quelli più virtuosi (e l’Italia è comunque tra essi). Ma anche se si minimizza, e si ha l’impressione di essere ridicoli iper-ansiosi, RACCOMANDIAMO SEMPRE di non trascurare le protezioni individuali: mascherina FFP2 quando in contatto con contagiati, e quando possibile la disinfezione delle mani. Di fatto si è verificato un picco di altre patologie influenzali, e probabilmente le strutture sanitarie non hanno seguito in maniera prioritataria il COVID.

    Vedi, a destra: Articoli recenti, Dati Covid 2021, 2022, 2023, 2024 , poi settimana 8/2024 (2 file: “Tabelle” e “Testo”).

  6. fufforoma ha detto:

    La settimana 09 / 2024 (29 febbraio – 6 marzo 2024) evidenzia, a livello nazionale, un MIGLIORAMENTO di TUTTI i parametri, rispetto alle settimane precedenti:
    Ricoveri con sintomi -8,5%, Ricoveri in Terapia intensiva -29%, Isolamento domiciliare (-0,3%), Deceduti con Covid -20%, Nuovi Positivi (-20%, ma si stima che siano molti di più, perchè i casi autodiagnosticati col tampone rapido non vengono dichiarati anche se positivi e non vengono conteggiati se non sono segnalati, per cui solo gli Isolamenti domiciliari sembrano invariati, ma solo perchè non c’è più l’obbligo di isolarsi in caso di tampone POSITIVO).

    Nel nuovo “cruscotto” si evidenziano le correlazioni tra le ultime vaccinazioni (dal 25 settembre 2023) con il “nuovo” vaccino aggiornato alla variante XBB 1.5, che non è l’ultima in atto ma l’attuazione di un vaccino aggiornato richiede tempo … cmq, pare che nei Territori dove la vaccinazione è stata effettuata, conduca a risultati migliori per gli eventi medio gravi: ricoveri e decessi, non per i contagi (vedi i Grafici nel file “Tabelle”).

    Però, le nuove varianti che hanno quasi completamente sostituito le precedenti, hanno modificato una loro proteina che era il “marker” cercato dai tamponi, per cui pur essendo presenti sintomi, NON VIENE RILEVATO lo stato di positività (falso negativo) se non dopo almeno 4 giorni, non inducendo il contagiato ad adottare le precauzioni per proteggere altri.

    A fine settimana (mercoledì 6 marzo 2024) erano ancora attivi “ufficialmente” quasi 171 mila contagi, di cui 1.090 ospedalizzati, 31 in terapia intensiva, 170 mila in Isolamento domiciliare, ma dal 10 agosto 2023 un tampone positivo non costringe più all’Isolamento domiciliare, alcune Regioni stanno già a ZERO.
    Sono iniziate le vaccinazioni aggiornate ai virus circolanti a gennaio 2023.

    SITUAZIONE INTERNAZIONALE: i 4 indicatori principali GIORNALIERI: Terapia intensiva, Casi attivi, Nuovi casi positivi, Decessi, depurati manualmente dai dati non affidabili , indicano che i numeri italiani sono ancora tra i primi 10 più alti come valori assoluti: 8.a posizione nel mondo per i CASI ATTIVI, 9.a per i NUOVI POSITIVI (solo 19 Paesi hanno segnalato dati), 3.a (su 6) per le TERAPIE INTENSIVE; 6.a (su 8) per i DECESSI; globalmente 12.a se riproporzionati alla popolazione. Ma tener conto che ormai solo 20 Paesi hanno comunicato almeno 2 indicatori (43 solo uno, 167 nessuno), e sono sempre meno.
    Non è nota la situazione in Estremo Oriente: solo Hong Kong e Macao pubblicano i loro dati (non tutti e 4); mentre Francia, Spagna, Cina, Corea del Sud, Vietnam (e molti altri) non forniscono più dati, come ormai la maggior parte dei Paesi, alcuni grandi.

    In sintesi: la tendenza quasi globale è di minimizzare, non diffondendo più i dati, per cui fare una classifica tra Paesi sembra penalizzare quelli più virtuosi (e l’Italia è comunque tra essi). Ma anche se si minimizza, e si ha l’impressione di essere ridicoli iper-ansiosi, RACCOMANDIAMO SEMPRE di non trascurare le protezioni individuali: mascherina FFP2 quando in contatto con contagiati, e quando possibile la disinfezione delle mani. Di fatto si è verificato un picco di altre patologie influenzali, e probabilmente le strutture sanitarie non hanno seguito in maniera prioritataria il COVID.

    Vedi, a destra: Articoli recenti, Dati Covid 2021, 2022, 2023, 2024 , poi settimana 9/2024 (2 file: “Tabelle” e “Testo”).

  7. fufforoma ha detto:

    La settimana 10 / 2024 (7-13 marzo 2024) evidenzia, a livello nazionale, un MIGLIORAMENTO di QUASI TUTTI i parametri, rispetto alle settimane precedenti:
    Ricoveri con sintomi -9,5%, Ricoveri in Terapia intensiva -12,6%, Isolamento domiciliare (-0,2%), Nuovi Positivi (-26%, ma si stima che siano molti di più, perchè i casi autodiagnosticati col tampone rapido non vengono dichiarati anche se positivi e non vengono conteggiati se non sono segnalati, per cui solo gli Isolamenti domiciliari sembrano invariati, ma solo perchè non c’è più l’obbligo di isolarsi in caso di tampone POSITIVO). Solo il numero dei Deceduti con Covid è aumentato, con numeri piccoli: +10, pari a +32%,

    Nel nuovo “cruscotto” si evidenziano le correlazioni tra le ultime vaccinazioni (dal 25 settembre 2023) con il “nuovo” vaccino aggiornato alla variante XBB 1.5, che non è l’ultima in atto ma l’attuazione di un vaccino aggiornato richiede tempo … cmq, pare che nei Territori dove la vaccinazione è stata effettuata, conduca a risultati migliori per gli eventi medio gravi: ricoveri e decessi, non per i contagi (vedi i Grafici nel file “Tabelle”).

    Però, le nuove varianti JN.1 che hanno completamente sostituito le precedenti, hanno modificato una loro proteina che era il “marker” cercato dai tamponi, per cui pur essendo presenti sintomi, NON VIENE RILEVATO lo stato di positività (falso negativo) se non dopo almeno 4 giorni, non inducendo il contagiato ad adottare le precauzioni per proteggere altri.

    A fine settimana (mercoledì 13 marzo 2024) erano ancora attivi “ufficialmente” 170 mila contagi, di cui 880 ospedalizzati, 28 in terapia intensiva, 169 mila in Isolamento domiciliare, ma dal 10 agosto 2023 un tampone positivo non costringe più all’Isolamento domiciliare, alcune Regioni stanno già a ZERO.
    Sono iniziate le vaccinazioni aggiornate ai virus circolanti a gennaio 2023, e la nuova variante JN.1 sfugge facilmente al riscontro, visibile solo diversi giorni dai sintomi.

    SITUAZIONE INTERNAZIONALE: i 4 indicatori principali GIORNALIERI: Terapia intensiva, Casi attivi, Nuovi casi positivi, Decessi, depurati manualmente dai dati non affidabili , indicano che i numeri italiani sono ancora tra i primi 10 più alti come valori assoluti: 6.a posizione nel mondo per i CASI ATTIVI, 13.a per i NUOVI POSITIVI (solo 19 Paesi hanno segnalato dati), 4.a (su 6) per le TERAPIE INTENSIVE; 5.a (su 7) per i DECESSI; globalmente 12.a se riproporzionati alla popolazione. Ma tener conto che ormai solo 24 Paesi hanno comunicato almeno 2 indicatori (43 solo uno, 167 nessuno), e sono sempre meno.
    Non è nota la situazione in Estremo Oriente: solo Hong Kong e Macao pubblicano i loro dati (non tutti e 4); mentre Francia, Spagna, Cina, Corea del Sud, Vietnam (e molti altri) non forniscono più dati, come ormai la maggior parte dei Paesi, alcuni grandi.

    In sintesi: la tendenza quasi globale è di minimizzare, non diffondendo più i dati, per cui fare una classifica tra Paesi sembra penalizzare quelli più virtuosi (e l’Italia è comunque tra essi). Ma anche se si minimizza, e si ha l’impressione di essere ridicoli iper-ansiosi, RACCOMANDIAMO SEMPRE di non trascurare le protezioni individuali: mascherina FFP2 quando in contatto con contagiati, e quando possibile la disinfezione delle mani. Di fatto si è verificato un picco di altre patologie influenzali, e probabilmente le strutture sanitarie non hanno seguito in maniera prioritataria il COVID.

    Vedi, a destra: Articoli recenti, Dati Covid 2021, 2022, 2023, 2024 , poi settimana 10/2024 (2 file: “Tabelle” e “Testo”).

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  8. fufforoma ha detto:

    La settimana 11 / 2024 (14-20 marzo 2024) evidenzia, a livello nazionale, un MIGLIORAMENTO di QUASI TUTTI i parametri, rispetto alle settimane precedenti:
    Ricoveri con sintomi -15,9%, Ricoveri in Terapia intensiva -12,6%, Isolamento domiciliare (-0,2%), Deceduti con Covid (36,6%); sono aumentati, con numeri piccoli, i Nuovi Positivi (+6,1%), ma si stima che siano molti di più, perchè i casi autodiagnosticati col tampone rapido non vengono dichiarati anche se positivi e non vengono conteggiati se non sono segnalati, per cui solo gli Isolamenti domiciliari sembrano invariati, ma solo perchè non c’è più l’obbligo di isolarsi in caso di tampone POSITIVO).

    Nel nuovo “cruscotto” si evidenziano le correlazioni tra le ultime vaccinazioni (dal 25 settembre 2023) con il “nuovo” vaccino aggiornato alla variante XBB 1.5, che non è l’ultima in atto ma l’attuazione di un vaccino aggiornato richiede tempo … cmq, pare che nei Territori dove la vaccinazione è stata effettuata, conduca a risultati migliori per gli eventi medio gravi: ricoveri e decessi, non per i contagi (vedi i Grafici nel file “Tabelle”).

    Però, le nuove varianti JN.1 che hanno completamente sostituito le precedenti, hanno modificato una loro proteina che era il “marker” cercato dai tamponi, per cui pur essendo presenti sintomi, NON VIENE RILEVATO lo stato di positività (falso negativo) se non dopo almeno 4 giorni, non inducendo il contagiato ad adottare le precauzioni per proteggere altri.

    A fine settimana (mercoledì 20 marzo 2024) erano ancora attivi “ufficialmente” 170 mila contagi, di cui 839 ospedalizzati, 27 in terapia intensiva, 168 mila in Isolamento domiciliare, ma dal 10 agosto 2023 un tampone positivo non costringe più all’Isolamento domiciliare, alcune Regioni stanno già a ZERO.
    Sono iniziate le vaccinazioni aggiornate ai virus circolanti a gennaio 2023, e la nuova variante JN.1 sfugge facilmente al riscontro, visibile solo diversi giorni dai sintomi.

    SITUAZIONE INTERNAZIONALE: i 4 indicatori principali GIORNALIERI: Terapia intensiva, Casi attivi, Nuovi casi positivi, Decessi, depurati manualmente dai dati non affidabili , indicano che i numeri italiani sono ancora tra i primi 10 più alti come valori assoluti: 7.a posizione nel mondo (su 40) per i CASI ATTIVI, 10.a per i NUOVI POSITIVI (solo 22 Paesi hanno segnalato dati), 4.a (su 6) per le TERAPIE INTENSIVE; 6.a (su 9) per i DECESSI; globalmente 12.a se riproporzionati alla popolazione. Ma tener conto che ormai solo 28 Paesi hanno comunicato almeno 2 indicatori (18 solo uno, 190 nessuno), e sono sempre meno.
    Non è nota la situazione in Estremo Oriente: solo Hong Kong e Macao pubblicano i loro dati (non tutti e 4); mentre Francia, Spagna, Cina, Corea del Sud, Vietnam (e molti altri) non forniscono più dati, come ormai la maggior parte dei Paesi, alcuni grandi.

    In sintesi: la tendenza quasi globale è di minimizzare, non diffondendo più i dati, per cui fare una classifica tra Paesi sembra penalizzare quelli più virtuosi (e l’Italia è comunque tra essi). Ma anche se si minimizza, e si ha l’impressione di essere ridicoli iper-ansiosi, RACCOMANDIAMO SEMPRE di non trascurare le protezioni individuali: mascherina FFP2 quando in contatto con contagiati, e quando possibile la disinfezione delle mani. Di fatto si è verificato un picco di altre patologie influenzali, e probabilmente le strutture sanitarie non hanno seguito in maniera prioritataria il COVID.

    Vedi, a destra: Articoli recenti, Dati Covid 2021, 2022, 2023, 2024 , poi settimana 11/2024 (2 file: “Tabelle” e “Testo”).

  9. fufforoma ha detto:

    La settimana 12 / 2024 (21-27 marzo 2024) evidenzia, a livello nazionale, un MIGLIORAMENTO di QUASI TUTTI i parametri, rispetto alle settimane precedenti:
    Ricoveri con sintomi -9%, Ricoveri in Terapia intensiva -4,6%, Isolamento domiciliare (-0,2%), Deceduti con Covid (-23%); Nuovi Positivi (-23%), ma si stima che siano molti di più, perchè i casi autodiagnosticati col tampone rapido non vengono dichiarati anche se positivi e non vengono conteggiati se non sono segnalati, per cui solo gli Isolamenti domiciliari sembrano invariati, ma solo perchè non c’è più l’obbligo di isolarsi in caso di tampone POSITIVO).

    Nel nuovo “cruscotto” si evidenziano le correlazioni tra le ultime vaccinazioni (dal 25 settembre 2023) con il “nuovo” vaccino aggiornato alla variante XBB 1.5, che non è l’ultima in atto ma l’attuazione di un vaccino aggiornato richiede tempo … cmq, pare che nei Territori dove la vaccinazione è stata effettuata, conduca a risultati migliori per gli eventi medio gravi: ricoveri e decessi, non per i contagi (vedi i Grafici nel file “Tabelle”).

    Però, le nuove varianti JN.1 che hanno completamente sostituito le precedenti, hanno modificato una loro proteina che era il “marker” cercato dai tamponi, per cui pur essendo presenti sintomi, NON VIENE RILEVATO lo stato di positività (falso negativo) se non dopo almeno 4 giorni, non inducendo il contagiato ad adottare le precauzioni per proteggere altri.

    A fine settimana (mercoledì 27 marzo 2024) erano ancora attivi “ufficialmente” 169 mila contagi, di cui 754 ospedalizzati, 25 in terapia intensiva, 168 mila in Isolamento domiciliare, ma dal 10 agosto 2023 un tampone positivo non costringe più all’Isolamento domiciliare, alcune Regioni stanno già a ZERO.
    Sono iniziate le vaccinazioni aggiornate ai virus circolanti a gennaio 2023, e la nuova variante JN.1 sfugge facilmente al riscontro, visibile solo diversi giorni dai sintomi.

    SITUAZIONE INTERNAZIONALE: i 4 indicatori principali GIORNALIERI: Terapia intensiva, Casi attivi, Nuovi casi positivi, Decessi, depurati manualmente dai dati non affidabili , indicano che i numeri italiani sono ancora tra i primi 10 più alti come valori assoluti: 7.a posizione nel mondo (su 66) per i CASI ATTIVI, 7.a per i NUOVI POSITIVI (solo 17 Paesi hanno segnalato dati), 4.a (su 6) per le TERAPIE INTENSIVE; 10.a (su 30) per i DECESSI; globalmente 15.a se riproporzionati alla popolazione. Ma tener conto che ormai solo 37 Paesi hanno comunicato almeno 2 indicatori (29 solo uno, 164 nessuno), e sono sempre meno.
    Non è nota la situazione in Estremo Oriente: solo Hong Kong e Macao pubblicano i loro dati (non tutti e 4); mentre Francia, Spagna, Cina, Corea del Sud, Vietnam (e molti altri) non forniscono più dati, come ormai la maggior parte dei Paesi, alcuni grandi.

    In sintesi: la tendenza quasi globale è di minimizzare, non diffondendo più i dati, per cui fare una classifica tra Paesi sembra penalizzare quelli più virtuosi (e l’Italia è comunque tra essi). Ma anche se si minimizza, e si ha l’impressione di essere ridicoli iper-ansiosi, RACCOMANDIAMO SEMPRE di non trascurare le protezioni individuali: mascherina FFP2 quando in contatto con contagiati, e quando possibile la disinfezione delle mani. Di fatto si è verificato un picco di altre patologie influenzali, e probabilmente le strutture sanitarie non hanno seguito in maniera prioritataria il COVID.

    Vedi, a destra: Articoli recenti, Dati Covid 2021, 2022, 2023, 2024 , poi settimana 12/2024 (2 file: “Tabelle” e “Testo”).

  10. fufforoma ha detto:

    La settimana 13 / 2024 (28 marzo – 3 aprile 2024) evidenzia, a livello nazionale, un MIGLIORAMENTO di QUASI TUTTI i parametri, rispetto alle settimane precedenti:
    Ricoveri con sintomi -5%, Ricoveri in Terapia intensiva -7%, Isolamento domiciliare (-0,9%), Nuovi Positivi (-16%), ma si stima che siano molti di più, perchè i casi autodiagnosticati col tampone rapido non vengono dichiarati anche se positivi e non vengono conteggiati se non sono segnalati, per cui solo gli Isolamenti domiciliari sembrano invariati, ma solo perchè non c’è più l’obbligo di isolarsi in caso di tampone POSITIVO. Il numero di Deceduti con Covid è maggiore di solo 1 in più (+5%) rispetto lala settimana precedente.

    Nel nuovo “cruscotto” si evidenziano le correlazioni tra le ultime vaccinazioni (dal 25 settembre 2023) con il “nuovo” vaccino aggiornato alla variante XBB 1.5, che non è l’ultima in atto ma l’attuazione di un vaccino aggiornato richiede tempo … cmq, pare che nei Territori dove la vaccinazione è stata effettuata, conduca a risultati migliori per gli eventi medio gravi: ricoveri e decessi, non per i contagi (vedi i Grafici nel file “Tabelle”).

    Però, le nuove varianti JN.1 che hanno completamente sostituito le precedenti, hanno modificato una loro proteina che era il “marker” cercato dai tamponi, per cui pur essendo presenti sintomi, NON VIENE RILEVATO lo stato di positività (falso negativo) se non dopo almeno 4 giorni, non inducendo il contagiato ad adottare le precauzioni per proteggere altri.

    A fine settimana (mercoledì 03 aprile 2024) erano ancora attivi “ufficialmente” 165,5 mila contagi, di cui 732 ospedalizzati, 22 in terapia intensiva, 164,8 mila in Isolamento domiciliare, ma dal 10 agosto 2023 un tampone positivo non costringe più all’Isolamento domiciliare, alcune Regioni stanno già a ZERO.
    Sono iniziate le vaccinazioni aggiornate ai virus circolanti a gennaio 2023, e la nuova variante JN.1 sfugge facilmente al riscontro, visibile solo diversi giorni dai sintomi.

    SITUAZIONE INTERNAZIONALE (230 Paesi): i 4 indicatori principali GIORNALIERI: Terapia intensiva, Casi attivi, Nuovi casi positivi, Decessi, depurati manualmente dai dati non affidabili , indicano che i numeri italiani sono ancora tra i primi 10 più alti come valori assoluti: 7.a posizione nel mondo (su 65) per i CASI ATTIVI, 11.a per i NUOVI POSITIVI (solo 17 Paesi hanno segnalato dati), 4.a (su 6) per le TERAPIE INTENSIVE; 6.a (su 30) per i DECESSI; globalmente 12.a se riproporzionati alla popolazione. Ma tener conto che ormai solo 28 Paesi hanno comunicato almeno 2 indicatori (37 solo uno, 165 nessuno), e sono sempre meno.
    Non è nota la situazione in Estremo Oriente: solo Hong Kong e Macao pubblicano i loro dati (non tutti e 4); mentre Francia, Spagna, Cina, Corea del Sud, Vietnam (e molti altri) non forniscono più dati, come ormai la maggior parte dei Paesi, alcuni grandi.

    In sintesi: la tendenza quasi globale è di minimizzare, non diffondendo più i dati, per cui fare una classifica tra Paesi sembra penalizzare quelli più virtuosi (e l’Italia è comunque tra essi). Ma anche se si minimizza, e si ha l’impressione di essere ridicoli iper-ansiosi, RACCOMANDIAMO SEMPRE di non trascurare le protezioni individuali: mascherina FFP2 quando in contatto con contagiati, e quando possibile la disinfezione delle mani. Di fatto si è verificato un picco di altre patologie influenzali, e probabilmente le strutture sanitarie non hanno seguito in maniera prioritataria il COVID.

    Vedi, a destra: Articoli recenti, Dati Covid 2021, 2022, 2023, 2024 , poi settimana 13/2024 (2 file: “Tabelle” e “Testo”).

  11. fufforoma ha detto:

    La settimana 14 / 2024 (4 – 10 aprile 2024) evidenzia, a livello nazionale, un MIGLIORAMENTO di QUASI TUTTI i parametri, rispetto alle settimane precedenti:
    Ricoveri con sintomi -1,4%, Ricoveri in Terapia intensiva -11,5 %, Isolamento domiciliare (-2 %), Deceduti con Covid (- 28,6 %); in aumento i Nuovi Positivi (+28 %), ma si stima che siano molti di più, perchè i casi autodiagnosticati col tampone rapido non vengono dichiarati anche se positivi e non vengono conteggiati se non sono segnalati, per cui solo gli Isolamenti domiciliari sembrano invariati, ma solo perchè non c’è più l’obbligo di isolarsi in caso di tampone POSITIVO.

    Nel nuovo “cruscotto” si evidenziano le correlazioni tra le ultime vaccinazioni (dal 25 settembre 2023) con il “nuovo” vaccino aggiornato alla variante XBB 1.5, che non è l’ultima in atto ma l’attuazione di un vaccino aggiornato richiede tempo … cmq, pare che nei Territori dove la vaccinazione è stata effettuata, conduca a risultati migliori per gli eventi medio gravi: ricoveri e decessi, non per i contagi (vedi i Grafici nel file “Tabelle”).

    Però, le nuove varianti JN.1 che hanno completamente sostituito le precedenti, hanno modificato una loro proteina che era il “marker” cercato dai tamponi, per cui pur essendo presenti sintomi, NON VIENE RILEVATO lo stato di positività (falso negativo) se non dopo almeno 4 giorni, non inducendo il contagiato ad adottare le precauzioni per proteggere altri.

    A fine settimana (mercoledì 10 aprile 2024) erano ancora attivi “ufficialmente” quasi 158 mila contagi, di cui 727 ospedalizzati, 21 in terapia intensiva, 157 mila in Isolamento domiciliare, ma dal 10 agosto 2023 un tampone positivo non costringe più all’Isolamento domiciliare, alcune Regioni stanno già a ZERO.
    Sono iniziate le vaccinazioni aggiornate ai virus circolanti a gennaio 2023, e la nuova variante JN.1 sfugge facilmente al riscontro, visibile solo diversi giorni dai sintomi.

    SITUAZIONE INTERNAZIONALE (230 Paesi): i 4 indicatori principali GIORNALIERI: Terapia intensiva, Casi attivi, Nuovi casi positivi, Decessi, depurati manualmente dai dati non affidabili , indicano che i numeri italiani sono ancora tra i primi 10 più alti come valori assoluti: 7.a posizione nel mondo (su 70) per i CASI ATTIVI, 9.a per i NUOVI POSITIVI (solo 19 Paesi hanno segnalato dati), 2.a (su 6) per le TERAPIE INTENSIVE; 10.a (su 22) per i DECESSI; globalmente 14.a se riproporzionati alla popolazione. Ma tener conto che ormai solo 31 Paesi hanno comunicato almeno 2 indicatori (40 solo uno, 159 nessuno), e sono sempre meno.
    Non è nota la situazione in Estremo Oriente: solo Hong Kong e Macao pubblicano i loro dati (non tutti e 4); mentre Francia, Spagna, Cina, Corea del Sud, Vietnam (e molti altri) non forniscono più dati, come ormai la maggior parte dei Paesi, alcuni grandi.

    In sintesi: la tendenza quasi globale è di minimizzare, non diffondendo più i dati, per cui fare una classifica tra Paesi sembra penalizzare quelli più virtuosi (e l’Italia è comunque tra essi). Ma anche se si minimizza, e si ha l’impressione di essere ridicoli iper-ansiosi, RACCOMANDIAMO SEMPRE di non trascurare le protezioni individuali: mascherina FFP2 quando in contatto con contagiati, e quando possibile la disinfezione delle mani. Di fatto si è verificato un picco di altre patologie influenzali, e probabilmente le strutture sanitarie non hanno seguito in maniera prioritataria il COVID.

    Vedi, a destra: Articoli recenti, Dati Covid 2021, 2022, 2023, 2024 , poi settimana 14/2024 (2 file: “Tabelle” e “Testo”

  12. fufforoma ha detto:

    La settimana 15 / 2024 (11 – 17 aprile 2024) evidenzia, a livello nazionale, un MIGLIORAMENTO di TUTTI i parametri, rispetto alle settimane precedenti:
    Ricoveri con sintomi -1%, Ricoveri in Terapia intensiva -7 %, Isolamento domiciliare (-4,5 %), Deceduti con Covid (-40 %), Nuovi Positivi (-17 %) ma si stima che siano molti di più, perchè i casi autodiagnosticati col tampone rapido non vengono dichiarati anche se positivi e non vengono conteggiati se non sono segnalati, per cui solo gli Isolamenti domiciliari sembrano invariati, ma solo perchè non c’è più l’obbligo di isolarsi in caso di tampone POSITIVO.

    Nel nuovo “cruscotto” si evidenziano le correlazioni tra le ultime vaccinazioni (dal 25 settembre 2023) con il “nuovo” vaccino aggiornato alla variante XBB 1.5, che non è l’ultima in atto ma l’attuazione di un vaccino aggiornato richiede tempo … cmq, pare che nei Territori dove la vaccinazione è stata effettuata, conduca a risultati migliori per gli eventi medio gravi: ricoveri e decessi, non per i contagi).

    Però, le nuove varianti JN.1 che hanno completamente sostituito le precedenti, hanno modificato una loro proteina che era il “marker” cercato dai tamponi, per cui pur essendo presenti sintomi, NON VIENE RILEVATO lo stato di positività (falso negativo) se non dopo almeno 4 giorni, non inducendo il contagiato ad adottare le precauzioni per proteggere altri.

    A fine settimana (mercoledì 17 aprile 2024) erano ancora attivi “ufficialmente” quasi 156 mila contagi, di cui 700 ospedalizzati, 22 in terapia intensiva, 155 mila in Isolamento domiciliare, ma dal 10 agosto 2023 un tampone positivo non costringe più all’Isolamento domiciliare, alcune Regioni stanno già a ZERO.
    Sono iniziate le vaccinazioni aggiornate ai virus circolanti a gennaio 2023, e la nuova variante JN.1 sfugge facilmente al riscontro, visibile solo diversi giorni dai sintomi.

    SITUAZIONE INTERNAZIONALE (230 Paesi): il sito Worldometer che raccoglieva i 4 parametri principali dei singoli Paesi, considerato che ormai ben pochi fornivano i dati, hanno terminato la pubblicazione, anche di quei pochi che continuano a fornirli, tra i quali Italia, Stati Uniti e pochi altri. Per questo sono state eliminate le tabelle di confronto trai Paesi “virtuosi”.

    In sintesi: la tendenza quasi globale è di minimizzare, non diffondendo più i dati. Ma anche se si minimizza, e si ha l’impressione di essere ridicoli iper-ansiosi, RACCOMANDIAMO SEMPRE di non trascurare le protezioni individuali: mascherina FFP2 quando in contatto con contagiati, e quando possibile la disinfezione delle mani. Di fatto si è verificato un picco di altre patologie influenzali, e probabilmente le strutture sanitarie non hanno seguito in maniera prioritataria il COVID.

    Vedi, a destra: Articoli recenti, Dati Covid 2021, 2022, 2023, 2024 , poi settimana 15/2024 (2 file: “Tabelle” e “Testo”).


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